HAINOSAURUS
Dimensioni: 16 metri di lunghezza, 10 tonnellate di peso
Dieta: Carnivoro
Epoca: Cretaceo superiore (85-65 milioni di anni fa)
Distribuzione: Nord America ed Europa
DESCRIZIONE
L'Hainosaurs era un rappresentante della famiglia dei mosasauri, un gruppo di lucertole preistoriche adatte alla vita marina, e come tutti i mosasauri era dotato di una coda forte e appiattita a lati che gli consentiva scatti brevi ma veloci.
Un'altra caratteristica dei mosasauri era il grande cranio triangolare, lungo più di un uomo adulto, dotato di decine di denti molto robusti e affilati, che gli permettevano di tranciare anche il guscio delle tartarughe più grandi.
STRATEGIA DI ATTACCO
Data la varietà ed il numero di animali cacciati, questo rettile non era un predatore specializzato ed i suoi attacchi si limitavano ad un agguato nelle acque profonde seguito da un veloce scatto verso la preda che, dopo essere stata afferrata dalle enormi mascelle, veniva fatta a brandelli e divorata.
Una caratteristica dell'Hainosaurus, comune anche ad altri mosasauri, era la punta del muso priva di denti; questo muso molto appuntito probabilmente era utilizzato come arma durante le lotte per il territorio e durante la caccia, proprio come fanno oggi i delfini con il loro rostro.
STRATEGIA DI DIFESA
Ai sui tempi un Hainosaurus adulto non temeva niente e nessuno e dominava incontrastato in molti mari del pianeta, l'unica vera minaccia per un Hainosaurus era un Hainosaurus più grande.
Un'altra potenziale difesa era il potente rostro sulla punta del muso che, oltre ad essere una pericolosa arma, poteva anche fungere da sperone per i nemici ed i rivali.
Probabilmente i rivali più pericolosi del Hainosaurus erano i grandi squali che pattugliavano le acque profonde, ma le sue dimensioni e la sua agilità, permettevano a questo predatore di avere la meglio anche su questi pericolosi avversari.
MEGALODON
Dimensioni: 18 metri di lunghezza, 50 tonnellate di peso
Dieta: Carnivoro
Epoca: dal Miocene al Pliocene (16-2.6 milioni di anni fa)
Distribuzione: tutti gli oceani temperati del mondo
DESCRIZIONE
La sua classificazione è ancora incerta, inizialmente furono trovati grossi denti di forma triangolare simili a quelli dell'odierno Squalo Bianco e per questo venne considerato un suo antenato.
Più recentemente però si è pensato che la somiglianza dei denti del Megalodon e dello Squalo Bianco possa essere una forma di convergenza evolutiva, proprio come accadde tra i felini dai denti a sciabola nordamericani ed i marsupiali dai denti a sciabola sudamericani.
In oltre, come gli squali moderni, anche il Megalodon possedeva uno scheletro cartilagineo, questo significa che dopo la morte dell'animale anche lo scheletro veniva sottoposto al processo di decomposizione, lasciando come reperto solamente i denti.
Tutti questi fattori contribuiscono a rendere difficile la classificazione e la rappresentazione precisa di questo animale, anche se ormai nell'immaginario collettivo questo pesce viene raffigurato come un gigantesco Squalo Bianco.
STRATEGIA DI ATTACCO
La sua strategia di caccia era molto simile a quella degli squali odierni e consisteva in un rapido attacco alle spalle, seguito da un violento morso e da una breve ritirata e, solamente dopo la morte della preda, lo squalo tornava per gustare il pasto.
Questa tecnica viene utilizzata da molti predatori ed è molto efficace in quanto limita le probabilità di procurarsi ferite, come potrebbe accadere durante una lunga lotta.
Anche se non esistono prove è probabile che, come gli squali odierni, anche il Megalodon roteasse gli occhi dentro le orbite, per evitare che i suoi occhi venissero feriti durante l'attacco.
Per cacciare le balene più grosse, pesanti anche due volte lo squalo, il Megalodon probabilmente utilizzava i suoi denti, lunghi fino a 18 centimetri, per tranciare la pinna caudale della preda che, non potendo riemergere in superficie, moriva annegata o dissanguata.
STRATEGIA DI DIFESA
Ciò nonostante il Megalodon era provvisto di una pelle spessa e dura che lo avrebbe protetto da ogni attacco.
CONSIDERAZIONI PRIMA DELLA SFIDA
Un enorme rettile marino in grado di sbriciolare il guscio di una tartaruga contro uno squalo gigante che caccia le balene.
Anche se molto diversi, il primo una lucertola lunga e affusolata ed il secondo uno squalo molto massiccio e muscoloso, questi due contendenti sono alla pari.
L'Hainosaurus ha dalla sua parte la grande velocità ma soprattutto, grazie alle sue quattro pinne e alla lunga coda, la sua grande agilità.
Queste caratteristiche, unite al potente rostro sul muso, rendono l'Hainosaurus un avversario temibile anche per il più grande dei Megalodon.
Il Megalodon è un predatore dotato di armi che nessun animale prima o dopo è mai riuscito ad eguagliare e le sue potentissime mandibole irte di denti affilati come coltelli permettono al Megalodon di dilaniare enormi cetacei perciò, se riuscisse ad afferrare l'Hainosaurus, sarebbe in grado di tranciarlo in due.
Bene, è il momento che tutti stavate aspettando!
Due dei predatori più grandi e pericolosi di tutti i tempi stanno per scontrarsi per la prima volta.
E che emozione lo faranno sul mio blog!
Allora che lo scontro abbia inizio!
LA SFIDA
È qualcosa di grosso e si sta avvicinando a grande velocità verso la carcassa.
Il Megalodon percepisce il potenziale pericolo e comincia a nuotare alla ricerca del rivale.
All'improvviso ecco comparire dalle profondità un Hainosaurus, e sembra puntare verso la carcassa.
Il Megalodon, avvistato il rivale, vi si scaglia contro, deciso a difendere il suo pasto.
Il grande rettile, vedendo lo squalo avvicinarsi, dà un potente colpo di coda per schivare l'attacco.
Il Megalodon, avendo mancato il bersaglio, si prepara per una nuova carica ma, prima ancora di riuscire a voltarsi, viene colpito violentemente sul fianco dal potente muso dell'Hainosaurus.
Lo squalo, tramortito, affonda lentamente verso l'acqua profonda, sparendo nelle oscurità marine.
L'Hainosaurus, convito della sconfitta del rivale, si dirige verso la carcassa.
Improvvisamente però ecco riemergere il Megalodon che addenta una pinna pettorale del rettile.
L'Hainosaurus si contorce nel tentativo di liberarsi, ma così facendo permette ai denti dello squalo di affondare ancora più in profondità e, dopo il sordo rumore di ossa spezzate, la pinna viene strappata.
Il rettile sanguinate gira velocemente attorno al rivale e, grazie al suo rostro, infligge un potente colpo proprio nel punto debole dello squalo, le branchie.
Dopo un simile colpo il Megalodon si ritrova ancora una volta ad affondare verso le profondità marine.
Questa volta l'Hainosaurs tenta di non perdere di vista l'avversario, che affonda velocemente verso l'oscurità, ma dopo diversi minuti si rende conto di essersi spinto troppo in profondità e di dover riemergere per respirare.
Il rettile emergere col muso in superficie per prendere una grande boccata d'aria.
Mentre l'Hainosaurs si trova in superficie il Megalodon usa le sue ultime forze per lanciarsi in un'ultima carica, quella decisiva.
Mentre il rettile si sta preparando per tornare in profondità viene improvvisamente scagliato a diversi metri di altezza sopra la superficie.
Quando l'Hainosaurus rientra in acqua un uragano di schizzi e bolle gli offuscano la vista, consentendoli di vedere a malapena la sagoma del Megalodon che si avvicina per il colpo decisivo.
La lucertola, ancora tramortita, tenta di divincolarsi nel tentativo di sfuggire al rivale ma questo, deciso a porre fine allo scontro, lo addenta proprio al centro del corpo.
Le costole dell'Hainosaurus si rompono sotto la forza delle mandibole del Megalodon, che continua a scuotere la testa per fare a pezzi il rivale.
In pochi secondi l'acqua si tinge di rosso e i due combattenti spariscono in una gigantesca chiazza di sangue.
Dopo qualche minuto l'acqua comincia a farsi un po' meno torbida, e si riesce a vedere solamente la sagoma dello squalo nuotare via, lasciando il corpo senza vita dell'avversario affondare verso la sua tomba sottomarina.
CONSIDERAZIONI DOPO LA SFIDA
Comunque tornando ai dati concreti ho fatto vincere il Megalodon per due motivi, uno sono le sue dimensioni maggiori e l'altro sono le sue armi formidabili.
Ovviamente anche l'ambiente contribuirebbe alla sconfitta dell'uno e alla vittoria dell'altro.
Nella mia sfida il campo di battaglia era il mare aperto, ma in uno spazio più angusto come una costa piena di rocce e coralli, sono convinto che l'agilità dell'Hainosaurus gli permetterebbe di vincere contro il Megalodon.
Comunque sono felice di questo mio primo post e spero che anche a voi sia piaciuto.
Un caro saluto da Lupomaster.
Molto interessante! A quando la prossima sfida??
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCmq il megalodon arriva alle dimensioni più grandi 25 m
RispondiEliminaQuella di 18m è la sua versione più piccola
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